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MARANO. un’Amministrazione poco attenta ai valori della Sinistra?

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di Mauro Di Maro

Marano: il primo compito della classe politica di un Comune commissariato per oltre 2 anni, che alle ultime elezioni vede partecipare solo il 27% degli aventi diritto, dovrebbe essere quello di ridare dignità e credibilità all’operato dell’Amministrazione e di riavvicinare la popolazione ai temi sociali e al palcoscenico politico.

Ciò deve avvenire attraverso decisioni politiche che testimonino che il lavoro effettuato sul territorio abbia come unico scopo il bene comune.

Ebbene, ieri, durante il terzo Consiglio Comunale dell’ era Visconti abbiamo avuto modo di farci una prima idea sulle priorità e sulla coerenza dei gruppi consiliari ed extra-consiliari rispetto anche alle promesse fatte in campagna elettorale.

Doveva essere un’ Assise tutto sommato abbastanza tranquilla ed invece ha prodotto risvolti che potrebbero portare ad interessantissimi sviluppi e colpi di scena.
Iniziamo parlando degli attivisti di Potere al Popolo, che in linea con quanto affermato da tempo non si sono fermati al 21 di ottobre e, benché non eletti, hanno da subito continuato le loro battaglie sul territorio.

Ieri, infatti, si sono presentati fra il pubblico ricordando al sindaco gli impegni presi circa il Dl sicurezza. Il primo cittadino ha confermato la sua posizione a riguardo affermando, da buon uomo di sinistra, di essere aperto all’accoglienza di tutti.

Non si è lasciata attendere la reazione del consigliere Lorenzo Abbatiello che ha difeso il decreto e in pieno stile Lega ha sostenuto la priorità di aiutare prima i maranesi.
Fin qui tutto in linea con i proclami ascoltati in campagna elettorale.
Ben diverse, invece, le reazioni in seguito alla presentazione della mozione sul diritto all’abitare e sportello casa proposta da Stefania Fanelli (Altra Marano) durante la quale i banchi di Maggioranza ed Opposizione sono rimasti quasi del tutto vuoti con i vari consiglieri che girovagano per l’auditorium e chiacchieravano fra loro e con il pubblico.

La discussione su questo punto ha però decretato posizioni clamorose ed inaspettate con la Minoranza che ha difeso e votato a favore, mentre la Maggioranza, andando contro i propositi di aiutare le fasce deboli ed in difficoltà, con motivazioni poco chiare e soprattutto poco politiche ha votato, all’unanimità, contro ad eccezione del consigliere Pd Pasquale Coppola che durante le votazioni si è dileguato.
Il Consiglio Comunale di ieri, quindi, ha sancito delle posizioni nette.
La domanda che tutti si pongono è la seguente: continuerà Visconti a chiedere una mano al gruppo de l’Altra Marano? E soprattutto Mauro Bertini e Stefania Fanelli saranno ancora disposti a portare avanti un’ opposizione costruttiva?

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Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli

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Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:

“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.

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Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.

Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.

A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.

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Stati Generali della Natalità, Papa Francesco: “Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro”

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In occasione degli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco è tornato su questo delicato tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza. A livello istituzionale urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Per questo bisogna porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.

Poi, prosegue: “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.

Poi, il Pontefice ha ricordato che “in passato non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Quindi il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. E allora le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”.

Infine, ha concluso dicendo: “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia: in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il futuro non si costruisce solo facendo figli, manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. E’ cambiato un po’ per la pensione…ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticare i nonni, i nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale, abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.

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